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SALINA ISOLE EOLIE

La bellezza della isole Eolie!

Alzarsi all’alba, un tuffo dove l’acqua è più verde, su quest’isola delle Eolie ne vale proprio la pena: a vent’anni dalle riprese del Postino, che l’ha resa famosa, la sua bellezza è rimasta tale e quale. A Pollara, dove c’è anche un piccolo museo dedicato al film, sembra di trovarsi sul set. Tutto è intatto, la chiesa ottocentesca di Sant’Onofrio un po’ scrostata con il pavimento di piastrelle originali, il cane che dorme semi svenuto dal caldo, il bar con la tv accesa, la spiaggia piccola e con l’acqua verde intenso per via della roccia vulcanica che regala un’intensa energia.

Facciamo il giro dell’isola con la nostra barca tra Capofaro e Pollara, proprio qui getteremo l’ancora e passeremo la nostra giornata in rada tra bagni e tuffi. A pochi metri di profondità cefali, cernie, pesci pappagallo. Dopo la nuotata, scatta l’aperitivo da Hauner, famosa casa vinicola con i suoi vigneti di malvasia e Salina bianco.

Qui, tra la luce del tramonto lasciamo finire la nostra giornata.

Allora penserai che ne è valsa la pena di fare questo viaggio in barca a vela, e riprenderesti cento-aerei-cento-volte mentre assaggi la granita ai gelsi e limone con la brioche in piazzetta a Malfa la mattina presto. E’ un incanto, i bagliori del mare e il vulcano di Stromboli davanti in lontananza, grande e maestoso con il suo camino fumante. Questa vita un po’ sospesa di chi dorme accanto al vulcano che non sa mai come reagirà, amplifica le sensazioni e porta ad apprezzare anche di più la bellezza di quanto c’è attorno.

Le cascate di bungavillee, i gelsomini, la cedrina, il rosmarino, gli alberi carichi di limoni gonfi di succo, il finocchietto che (qui) ritrovi nella caponata, le piante di capperi con i fiori, alcuni dei quali diventeranno cocunci. Sono gli stessi che vengono proposti nella cucina di Alfredo a Lingua con il suo pane cunzato, uomo dell’isola che racconta in un piatto la sua terra: pomodori, capperi, mandorle, ricotta al forno e acciughe «sdraiati» sul pane di semola grigliato.

E intanto guardi il blu e Lipari. Anche a occhi chiusi sai dove sei.

A Santa Marina c’è la chiesa della piazza centrale, un po’ meno scrostata di quella di Pollara perché i reali del Belgio hanno pagato la ristrutturazione del pavimento in ceramica napoletana. Ma c’è ancora molto da scoprire: se Panarea è considerata trendy, Salina è chic, ricercata, sopraffina, la sua passeggiata con le boutique come tacchidadiedatteridalina con le sue stoffe e articoli ricercati e la libreria-negozio a Santa Marina, una libreria curata che ospita una selezione di titoli prevalentemente dedicati alle Isole Eolie e al tema del viaggio, sia esso geografico o interiore, da ritrovare nei classici della letteratura, in libri fotografici e manuali di bordo. Le CeramichediSalina a Malfa laboratorio artistico di ceramiche artigianali in stile Eoliano.

Salina vista dal mare è un susseguirsi di falesie e scogliere di pietra lavica. Il giro dell’isola in barca rivela scorci spettacolari, baie nascoste, spiagge inaccessibili e grotte in cui il mare da blu si fa azzurro turchino.

Spesso i delfini accompagnano la barca giocando sulla sua scia. Salina è solo una delle sette isole che incontreremo lungo il nostro itinerario per una settimana di vacanza unica e indimenticabile in queste terre meravigliose.

SALI A BORDO GUARDA LA NOSTRA VACANZA ALLE ISOLE EOLIE