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Stromboli, tra acqua e fuoco

Sabbia nera, fondali blu cobalto. E il vulcano che sbuffa.

Non un’isola come le altre, ma un vulcano in mezzo al mare. Ancorati in rada davanti Scari alzato il capo appare lui, maestoso imponente scuro, iddu il vulcano dell’isola di Stromboli, un’enclave di riservatezza dall’ appeal primitivo, dove non esistono le mezze misure.La natura si manifesta con forza, con tutti i suoi contrasti.

Le case vicino alla spiaggia, il verde dei giardini in contrasto con il colore nero della sabbia.Sbarcati a riva si cercano i sentieri che ti accompagnano al paese tra cicale e Canneti, fichi d’india, capperi , bouganville e ginestre.

Qui non ci sono gli stabilimenti balneari super attrezzati e alla moda, né i resort deluxe. Non c’è una piazzetta per fare salotto (e farsi vedere), al massimo si beve una granita nell’affollatissimo Bar Ingrid, sulla piazza principale, oppure si guarda un film (d’estate, ogni mercoledì) nel giardino della Libreria sull Isola, luogo defilato e tranquillo, con un patio-giardino arredato come un salotto d’altri tempi. I ritmi sono lenti, si cammina a piedi o in bicicletta, le strade sono buie e guai a dimenticarsi una torcia.

 Eppure quest’isola dell’arcipelago eoliano continua ad affascinare. Sarà per il vulcano, Iddu, come lo chiamano gli abitanti. Che regala energie primordiali.Le spiagge a Stromboli sono un’esperienza. I ciottoli di lava sono roventi sotto il sole e, sdraiandosi, si ha quasi la sensazione che la terra tremi. Se poi il vento gira nella direzione giusta, si sente il vulcano sbuffare. Presenza inquietante e, al tempo stesso, rassicurante.

La spiaggia di Scari e quella di Ficogrande, con finissima sabbia nera, sono le due più battute dell’isola. Sul lato opposto dell’isola, a sud ovest, sorge il piccolo villaggio di Ginostra, raggiungibile solo via mare attraverso il suo minuscolo porto, il Pertuso (buco, in dialetto siciliano), che si fregia del primato di “porto più piccolo del mondo“.Interessante la grotta di Eolo . Secondo la mitologia classica, il Dio dei venti aveva la sua dimora nelle isole Eolie e teneva i venti chiusi in una grotta.

A Stromboli la mondanità va in scena sulle terrazze e nelle case e il diversivo è andare a cena fuori. Il Canneto, nel centro del paese, è un’istituzione per chi cerca la cucina tradizionale, con ricette isolane: spaghetti stromboliani, piccanti con salsa, capperi, acciughe e olive salate; medaglioni alla cernia e involtini di pesce spada con mollica insaporita con formaggio e capperi.

A Stromboli ci lascerete il cuore perchè Stromboli è viva.

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