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Stromboli: alla scoperta dell’isola eoliana e dell’anima di “Iddu”

vacanza alle isole eolie

Stromboli: alla scoperta dell’isola eoliana e dell’anima di “Iddu”

Il vulcano, il borgo antico, le voci dei marinai

L’isola delle Eolie è un racconto di suoni ancestrali, paesaggi lunari, sapori intensi che hanno sedotto curatori d’arte, scrittori, viaggiatori, attratti dall’energia millenaria dello Stromboli, la montagna di fuoco.

Stromboli, l’isola-vulcano: 12 chilometri quadrati di pura energia e sensorialità. La pietra lavica ovunque, la sabbia nera che brucia i piedi, il profumo della bella di notte e del gelsomino nelle sere d’estate, i capperi, le granite di mandorle, il blu impenetrabile del mare, i fichi d’India, i tramonti infuocati a Ginostra e le notti stellate senza luna. E poi i brontolii di Iddu, come lo chiamano gli isolani.

Una volta a terra, quasi ci si dimentica di stare ai piedi di uno dei vulcani più attivi e monitorati d’Europa: la vita scorre lenta e indolente. Tra mare e paese. Ci sono un’unica piazza e due chiese che distinguono il villaggio di San Vincenzo da quello di San Bartolo, nella parte nord-est dell’isola. Il porto di Scari è in realtà un molo dove attraccano la nave e gli aliscafi che arrivano da Napoli, dalla Sicilia e dalle altre isole Eolie.

Sulla spiaggia di Scari, al mattino presto, si incontrano i cosiddetti “vichinghi”, gli ultimi pescatori dell’isola, chiamati così per le loro chiome selvatiche e le lunghe barbe bianche, le mani grosse e la pelle arsa dal sole e dal mare. Escono presto al mattino con piccole imbarcazioni di legno e vendono il pescato sulla spiaggia: gamberetti di nassa, scorfani, occhiate.

Piscità è il villaggio sul versante nordorientale dell’isola, appartato e distante dal viavai del porto: un dedalo di stradine e case bianche, terrazze a strapiombo sul mare, giardini di palme e fichi d’India, cascate di bouganville e un susseguirsi di calette nascoste e isolate dove si nuota fino a ottobre.

Il villaggio di Ginostra, l’isola dell’isola:

Per tanti c’è solo un luogo dove ammirare il tramonto: Ginostra. Il minuscolo villaggio sul versante occidentale si raggiunge solo via mare (aliscafo Siremar o servizi di transfer privati da Scari, anche in notturna): meno di 40 abitanti, due muli e un molo per attraccare che ha soppiantato il vecchio “pertuso”, il porto più piccolo del Mediterraneo.Il rito è il tramonto sul sagrato della chiesa gustando formaggi, capperi e affettati acquistati nella salumeria accanto: momento collettivo che crea comunità provvisoria, condivisione e incontro tra i pochi villeggianti che scelgono questa vacanza quasi primitiva, di silenzio e mare, di passeggiate e tramonti sull’amaca.
A Ginostra si fanno i bagni più belli, in un mare di scoglio dalle infinite sfumature di verde: Punta Lazzaro è uno dei tratti più belli.

Trekking a Stromboli:

Il Sentiero di mezza costa parte da San Vincenzo per raggiungere la Sciara del fuoco: in tutto tre chilometri che si percorrono in un’ora. Facile ed adatto anche ai bambini.L’ascesa al cratere da un anno è interdetta per la forte attività del vulcano, ma si può raggiungere l’Osservatorio (non ci si immagini di trovare una postazione scientifica: è un ristorante pizzeria) percorrendo a piedi l’antica mulattiera che parte da Spiaggia lunga: circa mezz’ora di cammino tra canneti, rovi di more, alberi di fico e cespugli di capperi.

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