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Mete imperdibili delle Isole Eolie

vacanza alle isole eolie

Mete imperdibili delle Isole Eolie!

ALICUDI, SOLI NEL BLU:

“Un angolo di terra dimenticato al momento della creazione e rimasto come ai tempi del caos”. Così Alexandre Dumas descrive la remota Alicudi nel suo Viaggio nelle Eolie. Oggi questo scoglio impervio su cui si arrampicano i gradini delle mulattiere è più verde di allora, grazie alla fatica di generazioni e alla maggior disponibilità d’acqua. Ma è rimasta l’atmosfera fuori dal mondo e dal tempo. Si attracca al molo nuovo di Alicudi Porto: quattro case e l’ufficio postale, il bar Airone e un paio di alimentari., dove il solo mezzo di trasporto sono i muli. Bazzina, la contrada più a est, è l’unica in una zona pianeggiante appena sopra al mare e si può raggiungere in barca. Verso ovest si sale a piedi a La Tonna, un agglomerato di tipiche case eoliane circondate da giardini. Ancora più in alto (almeno un’ora di cammino) Pianicello, abitata da una colonia di tedeschi, e la vecchia chiesa di San Bartolo, affacciata sul blu.

FILICUDI, ECO & GLAM:

Lo spirito libero e selvaggio di Filicudi piace a giovani ed eco-chic. La vita mondana gravita su Pecorini Mare: al ristorante La Sirena, con zona aperitivo sullo scivolo delle barche, e al minuscolo Saloon, vicino al molo. Qui c’è anche l’unico stabilimento dell’isola, il solarium Lidalina a Punta Stimpagnato, con ombrelloni di paglia, lettini e docce integrati nel contesto naturale.
Poco sopra la costa, a Pecorini Chiesa, Sul versante opposto, sopra Filicudi Porto, il promontorio su cui si trovano i resti del villaggio neolitico.
Si raggiungono in solo barca meraviglie posti di mare come la Grotta del Bue Marino, il faraglione della Canna e lo scoglio di Montenassari, dove si nuota nelle acque di vetro di piscine naturali, tra nugoli di acciughe.

PANAREA, MOVIDA E MARE:

Una decina di miglia a nordest di Salina, Panarea è circondata da una costellazione di isolotti: Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca, paradisi dalle acque caraibiche che diventano inferni in pieno agosto, presi d’assalto da gommoni, yacht, barchini e barconi, spesso con musica a manetta. Del resto la più piccola delle Eolie è anche la più mondana; dagli anni Settanta attira turisti vip sulle terrazze del Raya, tuttora frequentatissime dall’aperitivo al dopocena.. Sapori e profumi di mare sulla tavola dell’Hycesia, con camere in casette fra le bougainville nelle viuzze di San Pietro.
Proseguendo (a piedi o con i taxi elettrici: sull’isola non circolano auto) tra scorci sul blu ed esplosioni di fiori, si arriva in contrada Drautto. Qui, a metà strada tra il porto e la bella Cala degli Zimmari,si apre l’unica spiaggia di sabbia dell’isola. Oltre il promontorio su cui sorge il villaggio preistorico, si apre l’anfiteatro roccioso di Calajunco.
Per ritrovare l’animo più aspro e antico dell’isola, da San Pietro vale la pena di affrontare la salita a Punta del Corvo (due ore). Da provare l’unico vino di Panarea, L’insolita, bianco profumato prodotto da Andrea Pedrani, che insieme alla moglie Federica coltiva con passione mezzo ettaro di vigneto in contrada Ditella.

SALINA, LA VERDE:

Capofila della rinascita agro-enologica eoliana è la verde Salina, che ha puntato su un turismo green di alto profilo.
Siamo sul versante nord, in una delle zone a maggior vocazione vinicola dell’isola, dove si trova l’azienda vinicola HAUNER, premiata per la Malvasia. A Lingua, sulla punta sud est dell’isola, si fa tappa per l’immancabile granita da Alfredo.
Sulla costa sud si sbarca nel porticciolo di Rinella, con le case pastello e le barche in secca sulla spiaggetta e sul versante nord annidata tra i due antichi vulcani, la strada prosegue fino alla spettacolare baia di Pollara, formata dallo sprofondamento di un cratere.

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